luogo di culto • 232 Motomachi, Shiriuchi, Kamiiso District, Hokkaido 049-1106, Giappone
Procedendo lungo il tranquillo sentiero appena fuori dalla superstrada, si giunge in uno spazioso cortile. Gli alberi di cedro si ergono, e la luce che filtra tra gli alberi crea un'atmosfera sacra. Man mano che si procede, ci si avvolge in un'assoluta quiete, come se il tempo si fosse fermato.
Le origini del santuario di Raijin sono riportate solo nel vecchio diario di Tosa Ono e si dice che sia il santuario più antico di Hokkaido. Si narra che durante il periodo dei regni combattenti, Takeda Nobuhiro riunì due santuari a Kamo e diede loro il nome di Raijin. Standoci nel cortile, è possibile immergersi nel mondo mitico che ha attraversato lunghi secoli.
Nelle giornate di festival, viene dedicato il Kagura di Matsumae e vengono eseguiti riti sacri radicati nella comunità. Mentre le mani dei devoti si uniscono, si diffonde il puro suono dei campanelli. Si dice che gli amuleti di Ubakusu no Kami portino un suono gradevole e sia un luogo dove si può rinnovare il proprio spirito di preghiera nella quiete.
Un'atmosfera maestosa che trasmette la storia e uno spazio sacro in cui vive lo spirito della preghiera. Il santuario di Raijin è un luogo dove si può trascorrere del tempo in tranquillità, immersi nei miti della terra settentrionale.
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